sabato 17 ottobre 2009

HALLOWEEN: consumismo importato da una tradizione esportata


La zucca intagliata con smorfie grottesche è soltanto uno dei simboli di Halloween, la notte del 31 ottobre. L’origine è davvero ancestrale. Si deve risalire ai Celti. Popolo di agricoltori e pastori, i Celti festeggiavano il loro capodanno il 1° novembre, a simboleggiare il passaggio dalla stagione dei raccolti e della vita a quella dell’inverno, quando la natura si spegneva e la vita moriva. I Celti credevano che alla vigilia di ogni anno nuovo Samhain, il Signore della Morte, chiamasse a raccolta gli spiriti dei defunti nel regno dei vivi, sovvertendo le leggi dello spazio e del tempo. Gli spiriti dei morti tornavano in varia forma: gatti neri, pipistrelli, gufi, ragni, zombie, per non parlare di streghe, scheletri e fate dispettose. La notte di tutti gli spiriti era conosciuta nell’antichità col nome di "All Hallows’ Eve" (Eve significa vigilia), ma anche "All Hallows’Even" (Even significa sera), successivamente abbreviato in Hallows’Even, poi in Hallow-e’en ed infine in Halloween. I Celti credevano che nella notte del 31 ottobre gli spiriti dei loro compagni deceduti durante l’anno tornassero dal mondo dei morti alla ricerca di un corpo nuovo in cui entrare e vivere nell’anno successivo. Per evitare di essere “rapiti” dagli spiriti, essi trasformavano le loro case in ambienti poco accoglienti, venivano spenti tutti i focolari, e si travestivano per spaventare gli eventuali spiriti in cerca di un nuovo corpo. L’usanza di travestirsi nel giorno di Halloween ha origini proprio da questa antica consuetudine celtica. Lo spegnimento del focolare simboleggiava anche la fine del vecchio anno e l’arrivo del buio (la morte): il mattino successivo veniva acceso un nuovo fuoco per salutare il nuovo anno e per riaccendere la speranza per il ritorno alla vita.
Si narra inoltre che i Celti bruciassero coloro che venivano considerati “posseduti” in modo da avvertire gli altri spiriti presenti: al crepuscolo venivano fatte generose offerte, si lanciavano incantesimi e si facevano scongiuri per evitare di essere sopraffatti dagli spiriti in cerca di nuova vita. Per placare la sete di sangue degli spiriti maligni venivano fatti anche dei sacrifici: pare che vi fosse un luogo in cui venivano sacrificati tutti i primogeniti della comunità.
La cattolica notte di Ognissanti (l’inglese All Saints’Day erede dell’All Hallows’Day) non è altro che un lontano tentativo della Chiesa di esorcizzare i culti pagani legati a questa nottata di spettri. Nell’835 Papa Gregorio spostò la festa di Tutti i Santi dal 13 maggio al 1° novembre. Nel decimo secolo venne istituita la Commemorazione dei Defunti il 2 novembre in memoria delle anime scomparse. 
Sempre dal popolo celtico deriva anche la famosa frase Trick or Treat ovvero Dolcetto o Scherzetto: i contadini infatti passavano per le varie abitazioni a chiedere un aiuto per l'inverno incombente e chi si rifiutava di dare qualcosa veniva maledetto.
La festa di Halloween entra a far parte della cultura americana dopo la prima metà del XIX secolo in seguito all’emigrazione di tanti irlandesi a causa della carestia delle patate in Irlanda. Da quel momento Halloween diventa parte integrante della cultura americana ed ancora oggi è una delle feste più sentite e celebrate del paese. Il protagonista indiscusso della festa è sicuramente Jack-O-Lantern rappresentato con una zucca con occhi e bocca illuminata dall'interno con delle candele. Si dice che Jack O’Lantern, noto scommettitore e bevitore, una sera di Halloween invita il Diavolo a bere con lui.
Trovandosi di fronte a un albero, Jack sfida il Diavolo ad arrampicarsi. Ma una volta che Satana è salito, Jack gli impedisce di scendere incidendo una croce sul tronco. A quel punto Jack lo ricatta, concedendogli di scendere soltanto se si impegnerà a non tentarlo più con i vizi. Il Diavolo accetta, ma alla morte di Jack il Paradiso non gli apre le porte, a causa della sua vita dissoluta, e anche l’Inferno lo respinge, per l’onta subita. A Jack non resta che farsi luce con un tizzone ardente datogli dal Diavolo; per farlo durare più a lungo lo incastra in una cipolla scavata. In America gli irlandesi trovarono le zucche che meglio si adattavano a essere intagliate rispetto alle cipolle. Ecco quindi che oggigiorno Jack O’Lantern si aggira nelle notti buie di Halloween illuminando il proprio cammino con una brace dentro una zucca.
(fonti: leggievai.it e amando.it - immagini: pdzcantu.it e valoriprimilab.blogspot.com)

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