Aumentano le ricerche per la produzione di ingredienti dedicati all’alimentazione degli animali da allevamento che siano sostenibili e non incidano quindi in modo eccessivo sull’ambiente e sulle risorse disponibili. Ne dà conto nella sua newsletter “Mangimi & Alimenti”, il periodico di Assalzoo. Un gruppo di studiosi danesi infatti, ha messo a punto un metodo grazie al quale entro tre anni, mediante una tecnologia di fermentazione appositamente brevettata, sarà possibile produrre dai rifiuti organici una farina proteica simile dal punto di vista nutrizionale alla farina di pesce e di soia, in grado quindi di prendere il loro posto all’interno dei mangimi per gli animali da allevamento. Questa tecnologia, che permette al gas naturale sprigionato dalla fermentazione di convertirsi in granuli proteici, si chiama U-Loop ed è stata brevettata da una azienda biotech della Danimarca e dal settembre del prossimo anno la Technical University of Denmark ne testerà il funzionamento su più larga scala. Per l’autunno del 2015 quindi, dovrebbero essere pronte le prime “ricette” per la produzione di diverse farine proteiche. Già ora, l’azienda danese sta lavorando con la Technical University of Denmark e con la Aarthus University per ricavare una forma specifica di farina proteica in cui il profilo aminoacidico sia adatto per essere somministrato ai maiali.
http://www.bioenergyitaly.com/food-waste-management/
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