mercoledì 9 dicembre 2009

KEBAB E KEBAB


Torrnata da un breve viaggio a Istanbul con un gruppo di età medio-alta e di ceto altrettanto medio-alto. Tutto bellissimo: Moschea blu, Santa Sofia, San Salvatore in Chora, mosaici, bazaar, il Bosforo, la storia...già: la storia che si porta dietro delle tradizioni e quindi una cultura, anche gastronomica. L'unica cosa che mi ha lasciata perplessa è stato l'atteggiamento verso il cibo, ma non il loro - quello dei turchi- bensì il nostro. Mi spiego con l'esempio che ho fatto a tavola con alcuni. Se avete un amico che vi viene a trovare da lontano, immagino lo inviterete a casa per fargli assaggiare i piatti tipici della vostra terra; poi l'indomani qualcun altro lo inviterà magari nel miglior ristorante della città perchè possa gustare le pietanze che rappresentano la vostra zona. Insomma c'è il rischio che in tre giorni mangi sempre le stesse cose e pensi che da voi si mangi solo questo: invece ovviamente no! L'Italia è ricchissima di varietà in cucina e le altre nazioni forse non sono alla stessa altezza per il numero di proposte ma non possiamo pensare che in Turchia esista solo il Kebab e loro a casa mangino solo quello! E invece è quel che è stato detto al terzo giorno di kebab servito col piccolo peperone ripieno di riso alle spezie, il riso pilav, l'insalata di cetriolo. Accidenti è un viaggio turistico e non di avventura quindi ti portano in luoghi sicuri, puliti (Istanbul è una città comunque molto pulita, per terra non ci sono cicche e cartacce, tutte le sere lavano le strade con la manichetta dell'acqua). Persino la sera in cui, ospiti di una famosa associazione d'elite, abbiamo cenato in uno dei ristoranti del centro storico più famosi della Turchia (non solo di Istanbul), frequentato dai turchi e non dai turisti, abbiamo mangiato il kebab: questa volta di due tipi di carne, agnello e pollo, con il solito peperone ripieno e un pò piccante e tutto il resto. Peraltro buonissimo! Per fortuna due eccezioni al solito kebab sono stati due ottimi pranzi in cui ci sono stati proposti: cozze ripiene di riso aromatico, focaccine, pesce alla griglia, antipasti con formaggio e fagioli, verdure, acciughe al verde, la pizza al kebab (carne arrosto macinata), bulgur al pomodoro, melanzane ripiene di carne e aromi, la pasta sfoglia col formaggio (tipo focaccia di Recco) e il dolce di noci e pasta sfoglia, e altre cosine sfiziose. Certo può non piacere, ricordiamo che noi amiamo i sapori che abbiamo conosciuto da bambini. Ma TUTTO E' BUONO nel mondo: basta esserci abituati. Noi siamo abituati ai nostri sapori e gli altri ai loro e quei sapori derivano dal tipo di prodotti che si trovano su quelle terre e che quelle popolazioni hanno imparato a rendere commestibili. Nulla è MIGLIORE DELL'ALTRO: dipende dai gusti. Io assaggio, cerco di capire e poi torno dai miei gusti di casa, a volte ben felice e altre volte col desidero di assaporare ancora quei piatti appartenenti ad altri gusti. Fate un giro sul sito del ristorante e guardate anche il tipo di decoro e arredamento: là una pizza avrebbe proprio cambiato sapore.
http://www.babihayat.com/index.php

5 commenti:

  1. benissimo a buon intenditor poche parole....

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  2. ...ma kebab e' kebab.....non ti sei dimenticata rito caffe'...possibilmente espresso...

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  3. no, cara anonima "poco anonima" , vai a cercare nei post...

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  4. il kebab sarà il nuovo hamburger italiano!! sano nutriente e buono!kikka 89

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  5. ... bisogna saper apprezzare tutti i sapori della cucina , anche mangiando si assimila e si fa propria la cultura di un altro paese . E' una piacevole scoperta.

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