mercoledì 21 ottobre 2009

A MONTECITORIO ANCHE MENU' VEGETARIANO



Una serie di piatti, preparati secondo le regole della dieta vegetariana, per promuovere una proposta di legge che tuteli la dieta vegetariana e vegan. Il 15 ottobre i deputati della Camera si sono trovati di fronte piatti inusuali come carpaccio d'anguria, crostini di melanzana e bavarese di mele e lamponi. Il menù (preparato da Piero Leeman, chef del "Gioia" di Milano) è infatti il cavallo di Troia che deve promuovere una legge (i cui primi firmatari sono Andrea Sarubbi del PD e Gabriella Giammanco del PDL) per la tutela delle scelte alimentari vegetariana e vegana. L'obiettivo di tale provvedimento, come spiega il presidente della LAV Gianluca Felicetti è "Garantire il diritto alla scelta vegetariana in tutti i luoghi pubblici, convenzionati e privati" a partire dalle mense, anche scolastiche per "non relegare chi non ama la carne a dover scegliere sempre il solito contorno". Di base la legge prevede che sia obbligatoria la presenza di "Almeno un'opzione vegetariana e una vegana in alternativa alle pietanze contenenti prodotti o ingredienti animali previste nel menu convenzionale" e fissa determinati paletti per le pietanze alternative. Queste non dovranno contenere nemmeno gli ingredienti di origine animale utilizzati per la preparazione e non identificabili organoletticamente. E le uova presenti nelle preparazione vegetariana devono provenire da galline allevate con metodo biologico o all'aperto. E' inoltre prevista l'introduzione dell'insegnamento di nozioni di nutrizione e gastronomia vegetariana e vegana nei programmi didattici degli istituti alberghieri. E gli studenti che per professano etiche o religioni contrarie alla violenza sugli esseri viventi potranno sfruttare l'obiezione di coscienza e non seguire lezioni pratiche sugli alimenti animali. Il ministero della Salute ed il Ministero delle Politiche Agricole dovranno poi proporre almeno una volta all'anno campagne informative sui benefici della alimentazione vegetariana e vegana e a favore del consumo di prodotti vegetali. La proposta di legge prevede anche delle sanzioni ai trasgressori: multe da 3 a 18.000 Euro e nei casi più gravi e sospensione della licenza di esercizio per trenta giorni lavorativi, con possibilità di inasprimento in caso di recidiva.
Oltre a consentire più scelta agli esseri umani, la potenziale legge ha anche l'obiettivo di migliorare la vita degli animali, diminuendo al massimo le loro sofferenze. In Italia, ci sono circa 2 milioni i vegetariani e altri 2 milioni non amano mangiare carne prediligendo il pesce: si stima così che tale proposta di legge riguardi solo il 6% della popolazione.
(fonte Matteo Clerici per newsfood.com; foto: esplana.it)


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