martedì 20 ottobre 2009

LA PRIMA CENA DEL SINDACO A CASA DEGLI IMPERIESI



Paolo Strescino è arrivato puntuale a bordo del suo scooter al primo appuntamento per la cena presso una famiglia imperiese. In mano le due bottiglie di vino promesse: Malvasia dell’Oltrepò Pavese che ben si abbinano col menù di pesce che i Gizzi e il sindaco hanno consumato come tra vecchi amici. Non sono mancati flash di fotografi e telecamere
Come anticipato, la scelta è caduta sulla famiglia di Alessandro Gizzi che ha ospitato il primo cittadino presso l’appartamento del padre in una dignitosa palazzina di via IV Novembre a Castelvecchio, a Oneglia. Il padre Giuseppe, infatti, nato nel 1935 e originario di Senerchia (comunità molto ben rappresentata nel capoluogo), da quando è stato vittima di un grave incidente sul lavoro ai tempi in cui lavorava all’EcoImperia, infatti, è costretto su una sedia a rotelle e ultimamente è stato anche colpito da un brutto male. Alessandro Gizzi ci ha detto:«Stamattina ho partecipato alla manifestazione a fianco dei lavoratori di Ponticelli, poi ho accompagnato mio padre all’ospedale per una visita per fortuna andata benone. Poi mi sono tuffato a capofitto nella preparazione della cena con mia moglie e le due mie figlie». In casa Gizzi Strescino è stato accolto, quindi, oltre che da Alessandro Gizzi, dal padre Giuseppe dalla mamma Arcangela Giudice, dalla moglie rumena Loredana Ionela Birgau, dalla figlia di lei Adelina, quattordicenne e dalla giovanissima erede della coppia, Alessia di soli tre anni. Molta emozione sui loro volti come del resto anche sulla faccia del giovane sindaco del capoluogo. Sardine ripiene, crepes di ragù di mare e seppioline il menù tutto ligure preparato da Alessandro Gizzi che prima di entrare come il padre all’EcoImperia è stato cuoco gestendo anche un ristorante in Francia. Come dolce il Pan di Spagna preparato dalla moglie di Alessandro Loredana. Esauriti in convenevoli e salutata la truppa di cronisti e fotografi tutti si sono messi a tavola per consumare il pasto e parlare dei temi che più stanno a cuore alla famiglia Gizzi: occupazione, caro-casa, scuola, problemi dei disabili. Alessandro Gizzi come dimostra la sua partecipazione alla manifestazione di ieri mattina di fronte alla Provincia a sostegno dei lavoratori di Ponticelli che stanno perdendo il posto, è un uomo di lotta. Due parole anche sulle sue preferenze politiche. Ha detto Gizzi «Non nascondo che alle ultime elezioni ho votato per Paolo Strescino anche se non sono iscritto a nessun partito politico. Il mio è stato un voto convinto perché avevo conosciuto Strescino in occasione di alcune vertenze sindacali quando era vicesindaco e assessore all’ambiente e mi era piaciuto il suo darsi da fare. Per lui ho anche aperto un gruppo di sostegno su Facebook». «Sono contento – ha detto Strescino - di inaugurare questa iniziativa. Non mi aspettavo tante richieste. Mi fa piacere il signor Gizzi abbia detto di essere emozionato, ma lo sono anche io. Ma adesso lasciateci andare a mangiare». Il prossimo appuntamento per Strescino dovrebbe essere il mese prossimo questa volta a Porto Maurizio presso una famiglia che risiede in via Cascione, una via che un tempo era il salotto buono della città ma che ora vive in una perenne crisi di identità. Facile immaginare di cosa si parlerà. «Finalmente –ha concluso Gizzi – potrò rendermi conto di persona se i politici hanno la nostra stessa sensibilità in merito ai problemi di tutti i giorni, come per esempio quelli dei disabili, oppure se è solo una facciata e a tavola è il momento migliore. Spero proprio che al sindaco piacciano i piatti che io e la mia famiglia gli abbiamo cucinato».
(fonte: Diego David sul Secolo XIX del 20 ottobre 2009)

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