Possono essere deliziosi o pericolosi. Ogni anno il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico compie numerosi interventi di soccorso in aiuto dei cercatori di funghi. Ecco allora prendere corpo un progetto di prevenzione messo a punto dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - CNSAS Lombardia - da tempo impegnato in un programma rivolto ad evitare gli incidenti in montagna e in ambiente ostile. L'obiettivo di queste iniziative è far diminuire, in modo sempre più significativo, gli incidenti.
«Sostenere che l'andare a cercar funghi può essere pericoloso - si legge nell'opuscolo - è un discorso inusuale che può creare qualche perplessità. Purtroppo la perplessità passa in fretta quando si lascia ai numeri il compito di delineare ciò che accade in realtà. In Italia si registrano mediamente ogni anno, un centinaio di interventi rivolti a cercatori di funghi; di questi, una ventina circa, perdono la vita».
Proposto dal Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo, l'opuscolo è rivolto alla sicurezza di quanti si dedicano ad andar per boschi alla ricerca dei funghi. Prima di partire, anche se ci riteniamo degli esperti, una lettura dei suggerimenti può evitarci di correre rischi inutili.
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/151326_cercatori_di_funghi_troppi_morti_dal_cai_una_guida_alla_sicurezza/
Ecco alcuni consigli diffusi dalla Asl 11, che come molte altre sono a disposizione per la prevenzione dei danni da consumo improvvisato di funghi non conosciuti:
1. I funghi riconosciuti commestibili devono essere conservati in contenitori rigidi ed aerati e in luogo fresco.
2. Non devono essere utilizzati per il consumo: gli esemplari troppo vecchi, intrisi di acqua per la pioggia o congelati per la bassa temperatura; i funghi in cui è evidente la presenza di larve, parassiti o segni di alterazione; i gambi che si presentano particolarmente tenaci e fibrosi.
3. Il consumo e le operazioni di conservazione devono avvenire nel più breve tempo possibile. Se non vengono cotti lo stesso giorno della raccolta è consigliabile pulirli senza lavarli e riporli in frigo con gambo rivolto verso l’alto. Il tempo di conservazione deve essere breve.
4. I funghi devono essere lavati interi, in acqua fredda ed asciugati prima di essere affettati e cucinati.
5. Tutti i funghi freschi, tranne rarissimi casi, devono essere consumati previa adeguata cottura.
6. Consumare crude le pochissime specie consigliabili ed in piccole quantità solo se perfettamente conservate, freschissime e giovani.
7. Talune specie prima di essere cotte hanno bisogno di una prebollitura. L’acqua della bollitura deve essere gettata.
8. I funghi vanno utilizzati in piccole quantità.
9. Si sconsiglia di consumare funghi alle donne in gravidanza o in allattamento, ai bambini (per la difficile digeribilità), agli anziani debilitati, alle persone con particolari intolleranze o disturbi gastrointestinali, epatici e renali.
10. Consumare funghi in quantità ragionevoli senza eccedere nell’uso di grassi per condimento
http://www.prontoconsumatore.it/index.php/notizie-ed-approfondimenti/1/31739-raccolta-funghi-in-sicurezza-dalla-asl11-uno-sportello-gratuito-e-tanti-consigli.html
Immissione in commercio
L'immissione in commercio dei funghi epigei (di superfice) spontanei è soggetta a condizioni diverse a seconda se si tratti di funghi freschi, secchi e altrimenti conservati (congelati, surgelati, preparati sott'olio, sott'aceto, in salamoia) ed è descritta dal DPR 376/1995.
In generale per l'esercizio dell'attività di vendita, lavorazione, conservazione e confezionamento dei funghi è richiesta l'autorizzazione sanitaria prevista dalle norme generali vigenti.
Funghi freschi
Le specie fungine fresche spontanee e coltivate che possono essere messe in commercio sul territorio nazionale sono quelle riportate in una lista positiva, (art. 4 DPR 376/95, Ordinanza ministeriale 3 aprile 2002 e Ordinanza ministeriale 20 agosto 2002).
Le Regioni e Province autonome possono integrare la lista con altre specie commestibili riconosciute idonee alla commercializzazione in ambito locale, che vengono riportate in specifici elenchi.
E' consentita la commercializzazione di altre specie di funghi provenienti da altri Paesi, purché riconosciute commestibili dalla competente autorità del Paese di origine.
La vendita dei funghi freschi spontanei è soggetta, inoltre, ad autorizzazione comunale dell'esercente, riconosciuto idoneo alla identificazione delle specie fungine.
Il prodotto fresco in vendita deve essere obbligatoriamente sottoposto al controllo sanitario da parte dell'ispettorato micologico dell'ASL competente e quindi certificato.
Funghi secchi e conservati
Possono essere messi in commercio i funghi secchi (tasso di umidità non superiore a 12%+2% m/m) e i funghi conservati sott'olio, sott'aceto, in salamoia, congelati, surgelati o altrimenti preparati, elencati nel DPR 376/95.
A quelle previste si possono aggiungere specie importate, provenienti da altri Paesi, purché legalmente commercializzate nei Paesi di provenienza.
I funghi secchi sono venduti in confezioni chiuse, fatta eccezione per i soli funghi "porcini ", ed è obbligatoria l'osservanza da parte del confezionatore delle norme di carattere generale per l'etichettatura, nonché di quelle specifiche, previste dal DPR 376/95
http://www.salute.gov.it/sicurezzaAlimentare/paginaMenuSicurezzaAlimentare.jsp?menu=funghi&lingua=italiano
Ed infine i tipi di funghi più diffusi su: http://www.veterinariaalimenti.marche.it/home.asp?cerca=si&categoria=228
L'atlante dei funghi su: http://www.agraria.org/funghi.htm
con consigli: http://natura.provincia.cuneo.it/funghi/
fotografati nel loro ambiente su: http://www.funghiepaesaggi.net/
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