Quaranta è un numero ricorrente nella storia biblica (l'attesa, il castigo, la preparazione) e basti pensare all'odierna "quarantena" per una malattia, perchè tradizionalmente quaranta furono i giorni del diluvio, quelli della punizione degli ebrei, quaranta quelli del digiuno e passione di Gesù, ecc. E il colore viola ben si addiceva allo stato d'animo del penitente. In tempi remoti l'obbligo del digiuno o astinenza da certi cibi era una pena davvero pesante per chi già subiva durante il resto dell'anno le ristrettezze della povertà e delle carestie. Ma sarebbe stata la via del perdono dei peccati e del merito per il paradiso. Sotto Carlo Magno la trasgressione di chi mangiava carne era punita con la pena di morte e i macellai non potevano far bottega se non al sabato dopo Vespro. Passando a significati medico-salutistici e non religiosi cogliamo l'occasione della Quaresima per una ripulitura dell'organismo, un pò come le pulizie di Pasqua dovute all'abitazione. L'inverno, col suo freddo e buio, porta al naturale consumo (nonostante l'odierno rirscaldamento delle abitazioni, l'abbigliamento ipercoprente, i mezzi di trasporto chiusi e riscaldati, ecc.) di alimenti grassi e ricchi di zuccheri, di preparazioni complesse e sovrapposte tra loro, di snak come cioccolato e tartine con la maionese, di dolci ricchi di creme e panna. Insomma il trionfo dell'affaticamento del fegato. Per non arrivare a dover constatare anche quest'anno che sarà il caso di farlo riposare un pò. La primavera infatti è la stagione di depurazione del fegato, secondo i dettami delle medicine energetiche e orientali, quindi con l'arrivo della bella stagione il povero fegato, infarcito di besciamella e crema pasticcera, segna il passo. La Quaresima indica un'alimentazione più leggera, con poca carne ma con più pesce (le acciughe, il baccalà, i pesci magri), niente grassi animali ma olio d'oliva, niente fritti (l'ultimo a Carnevale) ma pietanze leggere, molta verdura e legumi (che possono fornire le proteine come la carne), pochi rossi d'uovo -fonti di grassi e colesterolo- e molti albumi, ricchi di proteine e senza grassi. Insomma quello che tutto l'anno ci proponiamo di fare ma non facciamo mai. Allora è il momento di mettere in pratica non per motivi strettamente religiosi (per chi vuole anche per questo, certo) ma per motivi di prevenzione e salute. Quindi nei prossimi giorni pubblicherò molte ricette vegetariane o "leggere" dal punto di vista dietetico, meglio se della tradizione italiana. Ieri avete già trovatro la zuppa di cavolo rosso, che guarda caso è pure viola, provatela!
(immagine della "Quaresima saggia" da libro antico conservato al British)
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