Ingredienti: un pezzo di lonza o altro adatto, consigliato dal macellaio di fiducia, una o due arance bionde del tipo non troppo dolce, aromi, scalogno, olio extravergine.
Esecuzione: spremete le arance (la quantità dipende dalla grandezza del pezzo di carne) dopo averne tagliato via la parte superficiale della buccia, evitando la parte bianca che è un pò amara, facendone striscette. Mettere il succo in una ciotola alta e stretta insieme ad un mazzetto di sapori oppure tritati (rosmarino, salvia, erba cipollina, poco alloro) ed immergervi a marinare la carne per almeno un'ora, girandola se necessario perchè insaporisca da ogni lato. Scaldare in un tegame di coccio dell'olio e poi farvi rosolare la carne da ambo le parti; solo a questo punto mettere lo scalogno tritato o a fettine (oppure una cipolla non troppo forte) e le striscie di buccia d'arancia. Quando la cipolla è morbida bagnare con vino bianco e dopo poco aggiungere il succo della marinatura (non necessariamente tutto). Cuocere con il coperchio per almeno un'ora, rigirando ogni tanto. A metà cottura insaporire con sale o dado vegetale e se necessario (se la marinatura non fosse bastata) aggiungere acqua perchè non asciughi troppo.
Quando l'arrosto è pronto tagliarlo a fette e servirlo col sughetto, che eventualmente si può far ulteriormente restringere, e delle fette di arancia fresca appena scaldate nel sugo.
martedì 29 novembre 2011
domenica 2 ottobre 2011
NOI PUFFI MANGIAM COSI'...
Riporto la ricetta dal sito de La Cucina Italiana.
Da Dolce, pasticceria di Roma in via Savoia, abbiamo scoperto questa puffosissima ricetta per Muffin blu…con tanto di berretto bianco!
Ingredienti:
Per i muffin: Farina 180 gr, Burro (morbido) 180 gr, Zucchero 200 gr, Latte 125 gr, Uova 3, Lievito ½ bustina, Vaniglia 1 cucchiaino, Bicarbonato 1 pizzico, Sale 1 pizzico.
Per la buttercream: Burro (morbido) 110gr, Zucchero a velo 350 gr, Latte 75 gr,Vaniglia ½ cucchiaino, Colorante alimentare gelatinoso o liquido, Pasta di zucchero bianca per realizzare il cappellino.
Esecuzione: iniziamo sbattendo con la frusta elettrica burro e zuccheroUna volta che l’impasto è omogeneo, iniziamo ad aggiungere le uova alternate con un cucchiaio di tutte le polveri rimaste (farina, lievito, bicarbonato e un pizzico di sale). Quando le tre uova sono terminate finiamo di versare il mix di polveri.
Sempre continuando a mixare con la frusta, aggiungiamo all’impasto la scorza di limone, un cucchiaino di vaniglia e il latte.
A questo punto l’impasto è pronto e non rimane che riempire con una sac à poche gli stampini per muffin ed infornare tutto a 180° per 20 minuti.
Da Dolce, pasticceria di Roma in via Savoia, abbiamo scoperto questa puffosissima ricetta per Muffin blu…con tanto di berretto bianco!

Per i muffin: Farina 180 gr, Burro (morbido) 180 gr, Zucchero 200 gr, Latte 125 gr, Uova 3, Lievito ½ bustina, Vaniglia 1 cucchiaino, Bicarbonato 1 pizzico, Sale 1 pizzico.
Per la buttercream: Burro (morbido) 110gr, Zucchero a velo 350 gr, Latte 75 gr,Vaniglia ½ cucchiaino, Colorante alimentare gelatinoso o liquido, Pasta di zucchero bianca per realizzare il cappellino.
Esecuzione: iniziamo sbattendo con la frusta elettrica burro e zuccheroUna volta che l’impasto è omogeneo, iniziamo ad aggiungere le uova alternate con un cucchiaio di tutte le polveri rimaste (farina, lievito, bicarbonato e un pizzico di sale). Quando le tre uova sono terminate finiamo di versare il mix di polveri.
Sempre continuando a mixare con la frusta, aggiungiamo all’impasto la scorza di limone, un cucchiaino di vaniglia e il latte.
A questo punto l’impasto è pronto e non rimane che riempire con una sac à poche gli stampini per muffin ed infornare tutto a 180° per 20 minuti.
Mentre i nostri muffin si cuociono, possiamo preparare la buttercream. Basta mischiare in una ciotola burro e zucchero a velo e continuare a sbattere con la frusta elettrica aggiungendo la vaniglia ed il latte.
Quando abbiamo ottenuto un impasto cremoso, possiamo aggiungere il colorante alimentare, gelatinoso o liquido, finché non raggiungiamo la giusta gradazione di “blu puffo”. A questo punto, sempre con la sac à poche, decoriamo i muffin con la buttercream.
Per realizzare il berretto bianco e gli occhietti del puffo, ci servirà della pasta di zucchero bianca (o colorata con il colorante alimentare per fare le pupille). Con le mani possiamo modellare una pallina e poi lavorarla con i polpastrelli fino ad ottenere una forma simile a quella dei cappellini dei puffi. Per gli occhi, basterà ritagliare la giusta forma dopo aver spianato la pasta di zucchero. Adesso possiamo appoggiare il berretto e gli occhi sulla buttercream…et voilà, il nostro muffin è pronto!
domenica 25 settembre 2011
FUNGHI CHE PASSIONE E CHE ATTENZIONE!
Possono essere deliziosi o pericolosi. Ogni anno il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico compie numerosi interventi di soccorso in aiuto dei cercatori di funghi. Ecco allora prendere corpo un progetto di prevenzione messo a punto dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - CNSAS Lombardia - da tempo impegnato in un programma rivolto ad evitare gli incidenti in montagna e in ambiente ostile. L'obiettivo di queste iniziative è far diminuire, in modo sempre più significativo, gli incidenti.
«Sostenere che l'andare a cercar funghi può essere pericoloso - si legge nell'opuscolo - è un discorso inusuale che può creare qualche perplessità. Purtroppo la perplessità passa in fretta quando si lascia ai numeri il compito di delineare ciò che accade in realtà. In Italia si registrano mediamente ogni anno, un centinaio di interventi rivolti a cercatori di funghi; di questi, una ventina circa, perdono la vita».
Proposto dal Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo, l'opuscolo è rivolto alla sicurezza di quanti si dedicano ad andar per boschi alla ricerca dei funghi. Prima di partire, anche se ci riteniamo degli esperti, una lettura dei suggerimenti può evitarci di correre rischi inutili.
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/151326_cercatori_di_funghi_troppi_morti_dal_cai_una_guida_alla_sicurezza/
Ecco alcuni consigli diffusi dalla Asl 11, che come molte altre sono a disposizione per la prevenzione dei danni da consumo improvvisato di funghi non conosciuti:
1. I funghi riconosciuti commestibili devono essere conservati in contenitori rigidi ed aerati e in luogo fresco.
2. Non devono essere utilizzati per il consumo: gli esemplari troppo vecchi, intrisi di acqua per la pioggia o congelati per la bassa temperatura; i funghi in cui è evidente la presenza di larve, parassiti o segni di alterazione; i gambi che si presentano particolarmente tenaci e fibrosi.
3. Il consumo e le operazioni di conservazione devono avvenire nel più breve tempo possibile. Se non vengono cotti lo stesso giorno della raccolta è consigliabile pulirli senza lavarli e riporli in frigo con gambo rivolto verso l’alto. Il tempo di conservazione deve essere breve.
4. I funghi devono essere lavati interi, in acqua fredda ed asciugati prima di essere affettati e cucinati.
5. Tutti i funghi freschi, tranne rarissimi casi, devono essere consumati previa adeguata cottura.
6. Consumare crude le pochissime specie consigliabili ed in piccole quantità solo se perfettamente conservate, freschissime e giovani.
7. Talune specie prima di essere cotte hanno bisogno di una prebollitura. L’acqua della bollitura deve essere gettata.
8. I funghi vanno utilizzati in piccole quantità.
9. Si sconsiglia di consumare funghi alle donne in gravidanza o in allattamento, ai bambini (per la difficile digeribilità), agli anziani debilitati, alle persone con particolari intolleranze o disturbi gastrointestinali, epatici e renali.
10. Consumare funghi in quantità ragionevoli senza eccedere nell’uso di grassi per condimento
http://www.prontoconsumatore.it/index.php/notizie-ed-approfondimenti/1/31739-raccolta-funghi-in-sicurezza-dalla-asl11-uno-sportello-gratuito-e-tanti-consigli.html
Immissione in commercio
L'immissione in commercio dei funghi epigei (di superfice) spontanei è soggetta a condizioni diverse a seconda se si tratti di funghi freschi, secchi e altrimenti conservati (congelati, surgelati, preparati sott'olio, sott'aceto, in salamoia) ed è descritta dal DPR 376/1995.
In generale per l'esercizio dell'attività di vendita, lavorazione, conservazione e confezionamento dei funghi è richiesta l'autorizzazione sanitaria prevista dalle norme generali vigenti.
Funghi freschi
Le specie fungine fresche spontanee e coltivate che possono essere messe in commercio sul territorio nazionale sono quelle riportate in una lista positiva, (art. 4 DPR 376/95, Ordinanza ministeriale 3 aprile 2002 e Ordinanza ministeriale 20 agosto 2002).
Le Regioni e Province autonome possono integrare la lista con altre specie commestibili riconosciute idonee alla commercializzazione in ambito locale, che vengono riportate in specifici elenchi.
E' consentita la commercializzazione di altre specie di funghi provenienti da altri Paesi, purché riconosciute commestibili dalla competente autorità del Paese di origine.
La vendita dei funghi freschi spontanei è soggetta, inoltre, ad autorizzazione comunale dell'esercente, riconosciuto idoneo alla identificazione delle specie fungine.
Il prodotto fresco in vendita deve essere obbligatoriamente sottoposto al controllo sanitario da parte dell'ispettorato micologico dell'ASL competente e quindi certificato.
Funghi secchi e conservati
Possono essere messi in commercio i funghi secchi (tasso di umidità non superiore a 12%+2% m/m) e i funghi conservati sott'olio, sott'aceto, in salamoia, congelati, surgelati o altrimenti preparati, elencati nel DPR 376/95.
A quelle previste si possono aggiungere specie importate, provenienti da altri Paesi, purché legalmente commercializzate nei Paesi di provenienza.
I funghi secchi sono venduti in confezioni chiuse, fatta eccezione per i soli funghi "porcini ", ed è obbligatoria l'osservanza da parte del confezionatore delle norme di carattere generale per l'etichettatura, nonché di quelle specifiche, previste dal DPR 376/95
http://www.salute.gov.it/sicurezzaAlimentare/paginaMenuSicurezzaAlimentare.jsp?menu=funghi&lingua=italiano
Ed infine i tipi di funghi più diffusi su: http://www.veterinariaalimenti.marche.it/home.asp?cerca=si&categoria=228
L'atlante dei funghi su: http://www.agraria.org/funghi.htm
con consigli: http://natura.provincia.cuneo.it/funghi/
fotografati nel loro ambiente su: http://www.funghiepaesaggi.net/
«Sostenere che l'andare a cercar funghi può essere pericoloso - si legge nell'opuscolo - è un discorso inusuale che può creare qualche perplessità. Purtroppo la perplessità passa in fretta quando si lascia ai numeri il compito di delineare ciò che accade in realtà. In Italia si registrano mediamente ogni anno, un centinaio di interventi rivolti a cercatori di funghi; di questi, una ventina circa, perdono la vita».
Proposto dal Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo, l'opuscolo è rivolto alla sicurezza di quanti si dedicano ad andar per boschi alla ricerca dei funghi. Prima di partire, anche se ci riteniamo degli esperti, una lettura dei suggerimenti può evitarci di correre rischi inutili.
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/151326_cercatori_di_funghi_troppi_morti_dal_cai_una_guida_alla_sicurezza/
Ecco alcuni consigli diffusi dalla Asl 11, che come molte altre sono a disposizione per la prevenzione dei danni da consumo improvvisato di funghi non conosciuti:
1. I funghi riconosciuti commestibili devono essere conservati in contenitori rigidi ed aerati e in luogo fresco.
2. Non devono essere utilizzati per il consumo: gli esemplari troppo vecchi, intrisi di acqua per la pioggia o congelati per la bassa temperatura; i funghi in cui è evidente la presenza di larve, parassiti o segni di alterazione; i gambi che si presentano particolarmente tenaci e fibrosi.
3. Il consumo e le operazioni di conservazione devono avvenire nel più breve tempo possibile. Se non vengono cotti lo stesso giorno della raccolta è consigliabile pulirli senza lavarli e riporli in frigo con gambo rivolto verso l’alto. Il tempo di conservazione deve essere breve.
4. I funghi devono essere lavati interi, in acqua fredda ed asciugati prima di essere affettati e cucinati.
5. Tutti i funghi freschi, tranne rarissimi casi, devono essere consumati previa adeguata cottura.
6. Consumare crude le pochissime specie consigliabili ed in piccole quantità solo se perfettamente conservate, freschissime e giovani.
7. Talune specie prima di essere cotte hanno bisogno di una prebollitura. L’acqua della bollitura deve essere gettata.
8. I funghi vanno utilizzati in piccole quantità.
9. Si sconsiglia di consumare funghi alle donne in gravidanza o in allattamento, ai bambini (per la difficile digeribilità), agli anziani debilitati, alle persone con particolari intolleranze o disturbi gastrointestinali, epatici e renali.
10. Consumare funghi in quantità ragionevoli senza eccedere nell’uso di grassi per condimento
http://www.prontoconsumatore.it/index.php/notizie-ed-approfondimenti/1/31739-raccolta-funghi-in-sicurezza-dalla-asl11-uno-sportello-gratuito-e-tanti-consigli.html
Immissione in commercio
L'immissione in commercio dei funghi epigei (di superfice) spontanei è soggetta a condizioni diverse a seconda se si tratti di funghi freschi, secchi e altrimenti conservati (congelati, surgelati, preparati sott'olio, sott'aceto, in salamoia) ed è descritta dal DPR 376/1995.
In generale per l'esercizio dell'attività di vendita, lavorazione, conservazione e confezionamento dei funghi è richiesta l'autorizzazione sanitaria prevista dalle norme generali vigenti.
Funghi freschi
Le specie fungine fresche spontanee e coltivate che possono essere messe in commercio sul territorio nazionale sono quelle riportate in una lista positiva, (art. 4 DPR 376/95, Ordinanza ministeriale 3 aprile 2002 e Ordinanza ministeriale 20 agosto 2002).
Le Regioni e Province autonome possono integrare la lista con altre specie commestibili riconosciute idonee alla commercializzazione in ambito locale, che vengono riportate in specifici elenchi.
E' consentita la commercializzazione di altre specie di funghi provenienti da altri Paesi, purché riconosciute commestibili dalla competente autorità del Paese di origine.
La vendita dei funghi freschi spontanei è soggetta, inoltre, ad autorizzazione comunale dell'esercente, riconosciuto idoneo alla identificazione delle specie fungine.
Il prodotto fresco in vendita deve essere obbligatoriamente sottoposto al controllo sanitario da parte dell'ispettorato micologico dell'ASL competente e quindi certificato.
Funghi secchi e conservati
Possono essere messi in commercio i funghi secchi (tasso di umidità non superiore a 12%+2% m/m) e i funghi conservati sott'olio, sott'aceto, in salamoia, congelati, surgelati o altrimenti preparati, elencati nel DPR 376/95.
A quelle previste si possono aggiungere specie importate, provenienti da altri Paesi, purché legalmente commercializzate nei Paesi di provenienza.
I funghi secchi sono venduti in confezioni chiuse, fatta eccezione per i soli funghi "porcini ", ed è obbligatoria l'osservanza da parte del confezionatore delle norme di carattere generale per l'etichettatura, nonché di quelle specifiche, previste dal DPR 376/95
http://www.salute.gov.it/sicurezzaAlimentare/paginaMenuSicurezzaAlimentare.jsp?menu=funghi&lingua=italiano
Ed infine i tipi di funghi più diffusi su: http://www.veterinariaalimenti.marche.it/home.asp?cerca=si&categoria=228
L'atlante dei funghi su: http://www.agraria.org/funghi.htm
con consigli: http://natura.provincia.cuneo.it/funghi/
fotografati nel loro ambiente su: http://www.funghiepaesaggi.net/
domenica 18 settembre 2011
FAGIOLINI PICCANTINI
Tritare un pò di cipolla bianca e farla ammorbidire in padella nell'olio extravergine.
Aggiungere i fagiolini (cornetti) già sbollentati precedentemente in acqua salata e del peperoncino sbriciolato o tritato.
Far insaporire velocemente e poi aggiungere del pomodoro fresco oppure della polpa di pomodoro in scatola.
Aggiunstare di sale e terminare la cottura.
Aggiungere i fagiolini (cornetti) già sbollentati precedentemente in acqua salata e del peperoncino sbriciolato o tritato.
Far insaporire velocemente e poi aggiungere del pomodoro fresco oppure della polpa di pomodoro in scatola.
Aggiunstare di sale e terminare la cottura.
Etichette:
contorno,
fagiolini,
peperoncino,
verdura
domenica 26 giugno 2011
Pennette al tonno
Ingredienti: pasta corta integrale, tonno sott'olio (se olio buono, altrimenti meglio al naturale), olio extravergine, pomodoro da insalata abbastanza maturo ma sodo, olive nere liguri, qualche foglia di basilico.
Esecuzione: mentre cuoce la pasta mettere in una terrina il tonno, il basilico spezzettato, il pomodoro tagliato a dadini e un pò strizzato perchè dia via l'acqua, un pò d'olio. Quando la pasta è cotta versarla nella terrina e mescolare bene, aggiungendo dell'olio se serve. Servire a temperatura ambiente.
Si possono aggiungere capperi o pinoli a gusto personale
Esecuzione: mentre cuoce la pasta mettere in una terrina il tonno, il basilico spezzettato, il pomodoro tagliato a dadini e un pò strizzato perchè dia via l'acqua, un pò d'olio. Quando la pasta è cotta versarla nella terrina e mescolare bene, aggiungendo dell'olio se serve. Servire a temperatura ambiente.
Si possono aggiungere capperi o pinoli a gusto personale
domenica 5 giugno 2011
Pasta al pesto di maggiorana
Tritare delle foglie e fiori di maggiorana freschi con una manciatina di pinoli. Meglio se lo fate con la mezzaluna a mano, anzichè nel trita aromi, perchè anche se il risultato è meno fine sarà sicuramente più saporito.
Mentre cuoce la pasta (ideali dei ravioli di verdura, ma va bene anche la pasta secca) mescolare al trito un pò di parmigiano grattugiato e olio extravergine. Condire e gustare subito.
Mentre cuoce la pasta (ideali dei ravioli di verdura, ma va bene anche la pasta secca) mescolare al trito un pò di parmigiano grattugiato e olio extravergine. Condire e gustare subito.
Iscriviti a:
Post (Atom)