Preparare semplicemente il merluzzo secco (stoccafisso), bollirlo e condirlo con olio extravergine d'oliva, aggiungendo qua e là ingredienti diversi a seconda delle zone, è tipico della fascia che partendo da Genova attraversa la Riviera Ligure di Ponente ed i paesi Occitani per giungere in Catalogna con appendici in Navarra ed Aragona. Ma l'area del nostro "brandacujun" si restringe alla provincia di Imperia; meglio ancora all'estremo ponente con le sue vallate con timide presenze - più che altro storiche - a Nizza ed a Mentone dove con simpatica assonanza linguistica diventa "brandaminchan". Curiosa è l'etimologia di questa parola: la prima parte deriva dal verbo brandare che in provenzale antico significa "scuotere" mentre la seconda parte sembra derivare dal fatto che fosse delegato a a questo compito il componente meno sveglio della famiglia. Altre versioni parlano di un piatto preparato dai marinai e di come il risultato fosse dovuto al naturale scuotimento dello stoccafisso a seguito del mare grosso.
La ricetta non è codificata in senso assoluto ed ogni zona, vorrei dire ogni cuoco o cuoca o famiglia ve ne darà una sua versione aggiungendo o togliendo questo o quell'ingrediente; eccone una scarna e fedele all'originale.
Ingredienti per 8 persone: 1,8 kg di stoccafisso ammollato, 1 kg di patate, 2 spicchi d’aglio, alcuni rametti di prezzemolo, sale, pepe bianco, olio extravergine d'oliva della Riviera Ligure di Ponente.
(foto: grassoz.wordpress.com e laviaromana.it)
bella ricetta, mi ricorda l'infanzia: tra 3 fratelli, mia madre la faceva fare solo a me ...
RispondiEliminabsdb
chissà come mai?? ehehe
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